Maratona di Pisa 2022


(English text below)

Sabato: ritiro del pettorale e maglietta all’Expo presso l’Ospedale di Santa Chiara, vicino alla zona di partenza e arrivo della gara. Un Expo sottotono, con i soli stand dello sponsor principale e Hoka.  

Domenica: sveglia prima dell’alba per far colazione, e poi via verso la partenza. L’aria è fredda, ma fortunatamente la giornata è serena. Arrivato in Piazza del Duomo, passeggio un po’ e poi mi cambio anche se fa ancora freddo, meglio anticipare la ressa alla consegna borse. Vedo i palloncini arancione, e allora vado a conoscere l’amica-di-instagram Giusy che sarà tra i pacer della mezza, ma loro sono in piena preparazione, quindi la lascio ai suoi doveri. Un bacio a moglie mi dirigo verso la linea di partenza. Corricchio per stemperare la tensione, sosta veloce ai bagni e subito ad allinearsi al via, dove aspettiamo anche più del dovuto. Finalmente il via! 

Il primo chilometro è su uno stradone che porta all’Arno, mi sorpassano parecchie persone, ma non ci faccio caso, perché sto andando anche più veloce del mio ritmo. Altri quattro chilometri su entrambi i lati del Lungarno, poi usciamo da Pisa. Sorpasso alcune persone che sono già in affanno, spero per loro che facciano solo la mezza. 

Al primo ristoro ci sono acqua, the e biscotti, prendo solo acqua, ho gli short zeppi di gel! Nei ristori noto la mancanza di sali minerali, magari uno ogni 10 km ci starebbe. Continuo a guardare il Garmin per andare al passo giusto, con un occhio sulla strada per fare il tragitto più corto. In giro, zero pubblico e zero tifo. La strada è divisa a metà con dei birilli stradali, sulla corsia opposta passa qualche auto. Superiamo una chiesa antica (Basilica di San Pietro Apostolo), e saluto mentalmente i palloncini dei pacer della mezza che vedevo davanti a me. 

14° km: tutto va come previsto, il tempo è sereno, la strada un biliardo. Corro solo,  tenendo il mio passo. La parte più bella del tracciato, strada in mezzo a campi che poi si immette in una pineta e arriva sul lungomare. 

19° km: incrociamo le prime donne della maratona che percorrono il lungomare di Tirrenia nel senso opposto. La parte più noiosa, non mi piace fare la stessa strada due volte, lo evito anche in allenamento!

22° km: si inverte la marcia e andiamo a Marina di Pisa, dove finalmente si vede il mare. 

30° km: si torna verso Pisa costeggiando l’Arno. Si fa sentire il vento, che rallenta il passo, sforzo per tenerlo, ma arrivano crampi al polpaccio. Devo rallentare, accorciare la falcata, la tabella di marcia va in malora. 

38° km, la ciliegina sulla torta: un gel cade mentre lo estraggo dalla tasca. Cerco di raccoglierlo al volo ma ho le gambe indurite dai crampi, e finisco a pelle d’orso sull’asfalto! Mi rialzo incolume e incredulo, ricomincio a correre. 

Al ristoro del 40° km mi assicuro di aver ancora tutti i pezzi: i guanti hanno salvato le mani, il Garmin è integro, solo un graffio all'avambraccio. Non c’è tempo da perdere, sono ormai a Pisa! Faccio gli ultimi chilometri con crampi a entrambi i polpacci, con le dita del piede destro così contratte che ci corro sopra, ma chi se ne frega? Intravedo la cupola del Duomo di Pisa e le gambe volano! 

Gli ultimi 200 metri al traguardo saluto i pochi tifosi prima di arrivare stremato. 3H24’! Nonostante gli inconvenienti ho demolito il mio PB! Appena prendo la medaglia i crampi mi mettono letteralmente a terra. Una delle persone dell’organizzazione mi presta soccorso, poi i volontari della Croce Rossa mi portano a fare un massaggio.

ENGLISH
 

Saturday: bib collection at the marathon Expo in Ospedale di Santa chiara, near the starting zone of the race. An understated Expo, with only the stands of the marathon sponsor and Hoka. 

Sunday: wake up before the dawn to have breakfast, then off to the starting zone. Tha air is cold, but it’s a clear day. Arrived in Piazza dei Miracoli, I wait some minute, then I change even if it’s still cold, better to drop off the bag early. I see the orange baloons of pacers so I look for the instagram-friend Giusy, who’ll be one. Pacers are getting ready for the race, so I let ther to her duties. A kiss to Stefania, then I head to the starting line. Some jogging to ease the tension, quick stop at the toilet and I’m at the starting line. We waited so much, but then GO! 

First kilometer on a big street to the Arno, many people overtake, but don’t care, I’m even running too fast. Four kilometers on both sides of Lungarno, then we get outside Pisa. 

At the first refreshment there are wather, tea and biscuits. I only drink water, I have the short full of gels! I keep checking the Garmin to make sure I’m on schedule, and keep an eye on the road to take the shortest way. On the streets, no supporters at all. Now the road is splitted with traffic cones, on the other lane some cars. We run past an ancient church (Basilica di San Pietro Aposto), where I greet in thought the baloon of the half pacers ahead of me. 

14° km: I’m on schedule, the day is clear, the road smooth. I run alone, keeping my pace. The best part of the path: road in the middle of fields, then a pine forest arriving to the seafront. 

19° km: we meet the first women of the race, running on the Tirrenia seafront in the opposite way. The boring part, I don’t like running in the same road two times, I avoid it when I tain too! 

22° km: we make a U turn and go to Marina di Pisa, where I finally can see the sea. 

30° km: we head back to Pisa along the Arno. The wind slows the pace, I strain to keep it, but then comes calf cramp. I have to slow down and shorten the stride. My schedule goes on hell. 

38° km: cherry on top, I drop a gel. I try to pick it up, but my sore legs make me fall. I get up safe and sound, and go back runing. 

At the 40° km refreshment I stop to make sure I’m ok: gloves saved my hans, the Garmin is intact, only a scratch on the forearm. No time to lose, I’m in Pisa. I run the last kilometers with cramps at both legs, left toes are contorted, but who cares? I can see the dome of Duomo e I’m flying! Last 200 meters I greet the few supporters, arriving exhausted at the finish line. 3h24’! Despite the issues, I smashed my PB! A bittersweet ending: as soon as I take my medal, cramps knock me down.

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